“Mi potete mandare il vostro listino prezzi?”
E ogni volta, la risposta è la stessa: "Non abbiamo un listino preciso, definito, statico".
Non perché non vogliamo essere trasparenti, anzi. Semplicemente, perché non avrebbe senso.
Ogni progetto è una storia diversa
In Glacom, non esistono due progetti uguali.Sembra una frase fatta, ma non lo è: è la nostra quotidianità. C’è chi arriva con un’idea già strutturata, chi con una visione vaga, chi con un problema da risolvere o un sogno da realizzare. E ognuno di loro parte da un punto diverso, con risorse diverse, priorità diverse e, soprattutto, con una logica interna unica.
Prendiamo ad esempio i configuratori 3D, il nostro core business. Dietro a quella parola si nasconde un universo: ci sono aziende che vogliono un’esperienza di configurazione semplice, altre che hanno bisogno di integrare calcoli complessi, ottimizzazioni dei file 3D, interfacce specifiche per la rete vendita o per l’e-commerce. C’è chi punta sulla resa estetica e chi sulla velocità di caricamento, chi ha già un sistema gestionale da collegare e chi parte da zero.
Come potremmo mai dare un prezzo “standard” a tutto questo? Sarebbe come dire che una casa costa sempre uguale, a prescindere da dove si trova, da come è costruita e da chi ci abita.
Anche i servizi più “standard” non lo sono mai davvero. Potrebbe sembrare diverso nel digital marketing, dove certe attività, come una campagna Google Ads, danno l’impressione di essere più “preconfezionate”. Ma in realtà, anche lì, non esiste una campagna uguale all’altra.
Ogni volta si parte da una situazione diversa:
- c’è chi ha un account da ottimizzare e chi ne ha bisogno di uno nuovo,
- chi ha già dati storici e chi deve ancora capire il proprio target,
- chi desidera spingere sulla vendita diretta e chi sulla brand awareness,
- chi ha bisogno di un solo gruppo di annunci e chi di un ecosistema di campagne integrate con tracciamenti, feed e reportistiche personalizzate.
E oltre alla parte tecnica, c’è tutto il resto: le call di allineamento, la creazione dei contenuti, le modifiche in corso d’opera, il monitoraggio costante. Anche qui, il “listino” diventa una gabbia: ci obbligherebbe a trattare progetti unici come se fossero identici.
Noi lavoriamo (volutamente) al contrario
Forse è una provocazione, ma è la verità: in Glacom lavoriamo al contrario. Non partiamo da un prezzo. Partiamo da una conversazione.Prima ascoltiamo le aziende. Cerchiamo di capire chi sono, dove vogliono arrivare, quali obiettivi hanno e quali difficoltà vivono. Solo dopo costruiamo un progetto su misura, scegliendo i canali, le tecnologie, gli strumenti più adatti.
Non facciamo mai il contrario, perché sarebbe come dare una cura senza prima fare la diagnosi. E noi vogliamo essere medici digitali, non semplici venditori di servizi.
A volte, dopo aver ascoltato un’azienda, sconsigliamo di investire subito. Altre volte proponiamo di spostare il budget su strumenti più strategici, più rapidi, o semplicemente più coerenti con la fase in cui si trova il cliente. Perché il nostro obiettivo non è “vendere qualcosa”, ma far funzionare qualcosa.
Il valore dell’ascolto e della rotta condivisa
Non avere un listino significa anche prendersi il tempo di conoscere. Di fare domande, di scavare, di comprendere.Ogni azienda ha sfumature che non si vedono a colpo d’occhio: processi interni, aspettative, timori, persone. E noi vogliamo entrarci dentro, per capire come affiancarla davvero, non solo come fornitore, ma come partner.
Ci piace pensare che quando iniziamo un nuovo progetto, saliamo sulla stessa barca del cliente. E da quel momento, remiamo insieme, nella stessa direzione. La rotta resta condivisa. E quella rotta, per noi, vale molto più di qualsiasi listino.
In un mondo che corre, che semplifica, che standardizza tutto, noi abbiamo scelto di restare artigiani del digitale. Di non vendere pacchetti, ma di costruire percorsi. Di non partire dal prezzo, ma dal valore.
E se qualcuno ci chiede ancora:
“Ma quindi, quanto costa un progetto Glacom?”
La risposta resta la stessa, semplice e sincera:
“Dipende. Ma prima di tutto, raccontaci tutto della tua azienda.”