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Credito d'imposta per Beni Strumentali

Credito d'imposta per Beni Strumentali: agevolazione per incentivare gli investimenti in beni strumentali nelle Aziende.

· 19 Gennaio 2022

Che cosa è il credito d'imposta Beni Strumentali?

E' uno strumento per incentivare le imprese ad investire in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.


Le Imprese che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi a decorrere dal 16 novembre 2020 e fino al 31 dicembre 2022, ovvero entro il 30 giugno 2023, (a condizione che entro la data del 31 dicembre 2022 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione) è riconosciuto un credito d’imposta alle seguenti condizioni:



1. Beni strumentali materiali 4.0


- 40% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro
- 20% per gli investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro

- 10%  per gli investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro



2. Beni strumentali immateriali 4.0
- 20% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro




3. Beni strumentali non 4.0


- 6% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 2 milioni di Euro.



4. Beni immateriali non 4.0


- 6% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro


.


Le caratteristiche dell'agevolazione

Il Credito si rivolge a tutte le imprese presenti sul territorio Italiano, sono escluse le imprese in:


- stato di liquidazione volontaria

- fallimento

- liquidazione coatta amministrativa

- concordato preventivo senza continuità aziendale

- altra procedura concorsuale

Il Credito è fruibile unicamente in compensazione in tre quote annuali di pari importo, a decorrere dall’anno di entrata in funzione (per beni ordinari) o di interconnessione (per beni 4.0)

Per i beni tecnologicamente avanzati (materiali e immateriali) le imprese sono tenute a produrre una perizia tecnica semplice rilasciata da un ingegnere o da un perito industriale da cui risulti che i beni possiedono caratteristiche tecniche tali da includerli rispettivamente negli elenchi di cui ai richiamati allegati A e B e sono interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura. 

Per i beni di costo unitario di acquisizione non superiore a 300.000 euro è sufficiente una dichiarazione resa dal legale rappresentante.


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